Hostiles - Ostili
di Scott Cooper
22 marzo 2018
“L’epoca del selvaggio west è finita” è il mantra del western dal giorno dopo in cui il genere è comparso al cinema, il fatto cioè che il racconto di quell’epoca si accompagni al racconto della sua finitezza, del fatto che è stato un periodo reso possibile dalla vacanza di una civiltà che poi inevitabilmente è arrivata. Il cinema racconta sia la conquista delle terre inesplorate e poi quel che è accaduto quando i simboli del progresso e dell’inquadramento del selvaggio nel civile hanno cominciato ad avanzare. Prima il filo spinato che delimita cosa è mio da cosa è tuo (L’Uomo Senza Paura con Kirk Douglas ne è il perfetto esempio) e poi ovviamente la ferrovia, più città erano conquistate dal treno e dai binari più arrivava la civiltà.
Il cinema western racconta questo, palesemente o implicitamente, da sempre ma Hostiles cerca di raccontare la fine di un altro West, quello nella testa, quello dell’ideologia della supremazia bianca tramite l’evidente avanzare di un’altra menta...
Un cowboy e una donna scortano un indiano che odiano in un mondo che ormai sembra pensarla diversamente da loro, Hostiles è proprio la fine di tutto il west
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