Una volta un film come Stronger sarebbe stato tutto centrato sul delirio personale del protagonista, personaggio reale reso paralitico dalle esplosioni degli attenti del 2013 alla maratona di Boston. Una volta un film su questa storia sarebbe stato molto più concentrato sul prima, e poi molto sul momento degli attentati e infine avrebbe avuto un’enfasi minore su tutto il contesto intorno a lui. Invece Stronger racconta non solo del protagonista ma della ragazza di cui era innamorato e che fatica a stargli accanto, di una famiglia molto vicina ma anche molto terribile, come quelle dei film di David O’Russell, e soprattutto del suo rapporto con la propria immagine mediata.
Come se l’incidente e la vera storia fossero un pretesto, Stronger parla in realtà del rapporto che sempre di più tutti sembrano dover avere con la propria rappresentazione mediatica.

Ovviamente quello di questo protagonista, interpretato con la solita impeccabile ordinaria bravura da Jake Gyllenhaal, non è un caso ord...