Il Vizio della Speranza
di Edoardo De Angelis
22 novembre 2018
Come se Indivisibili fosse stata una prova generale adesso Il Vizio della Speranza riprende e migliora le storie di quel mondo ai margini da tutto, evidentemente campano ma mescolato all’Africa, ai culti misterici e ad una marginalità che non ha eguali nel nostro paese. Cinema e tv da Gomorra in poi sono innamorati dei dintorni di Napoli che ci vengono mostrati come luoghi fuori dal mondo, universi a parte con le loro regole (e per questo affascinano perché sono il nostro west) ma quello che Edoardo De Angelis mette in scena qui è un passo più in là del consueto: è la Louisiana.
Al contrario di Indivisibili (che certamente aveva potenzialità superiori a questo film, una sceneggiatura pazzesca e purtroppo una messa in scena, indecisa, titubante e incapace di sfruttarne i punti di forza) qui De Angelis non si risparmia, non fa compromessi e sposa quel mondo fino in fondo. Stavolta la colonna sonora, gli attori e gli spostamenti sono tutti in linea, dipingono un universo coerente di piogg...
Ambientato in un luogo impossibile, che pare la Louisiana, Il Vizio della Speranza vive davvero più di quel mondo che di quel che succede
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