Quella di Millennium al cinema è una non-saga, partita prima con una serie di film svedesi dallo scarso successo internazionale, dopo il lancio in grande stile del primo con Noomi Rapace nel ruolo di Lisbeth Salander, e poi rilanciata daccapo a Hollywood da David Fincher, con Rooney Mara nei medesimi panni. Eppure nemmeno Fincher è riuscito a dare a questa trilogia di libri vendutissimi una dimensione così convincente per il pubblico da spingere il secondo film. Ora Fede Alvarez, in assoluto uno dei registi più interessanti che lavorano ad Hollywood, ricomincia da capo con il quarto libro (ad opera di un altro scrittore rispetto alla trilogia) e una storia totalmente slegata dagli altri.

È quindi un passo indietro, perché ricomincia di nuovo con nuovi attori, ma anche due in avanti perché asciugando la storia e la messa in scena Alvarez riesce a scartare la confusione che regnava negli altri film e trova uno svolgimento decisamente più godibile. Per la prima volta in un film si intuisc...