Senza Lasciare Traccia
di Debra Granik
8 novembre 2018
Molti disprezzano la società, pochi la disprezzano così tanta da voler davvero sparire. Senza Lasciare Traccia fa qualcosa di più, in questa storia non c’è solo il disprezzo e il desiderio di lasciare gli altri, come avveniva ad esempio in Into The Wild, ma anche una strana voglia di isolamento che ha radici lontane, che affonda i piedi in traumi non raccontati e che è più compulsiva che ragionata, come fosse una fobia o una sindrome. Questa radice non sta nelle parole ma nelle immagini. Ci vorrà tutto il film per capirlo, perché inizialmente vediamo solo un padre e una figlia che vivono nei boschi “senza lasciare traccia”, cioè spostandosi di continuo. Stanno qualche settimana o anche qualche mese in un punto, dopodichè prendono quel che hanno costruito e organizzato e se ne vanno. Non disprezzano la modernità, non ricercano l’ascesi. Sembra che semplicemente non vogliano il resto degli esseri umani.
Corvo Rosso non Avrai il mio Scalpo metteva questo stesso bisogno in relazione ai gra...
Padre e figlia in fuga dalla società, Senza Lasciare Traccia è un film di ambizioni incredibili
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