Il punto di partenza di Shark – Il Primo Squalo è il più classico che possa esistere, quello che ha trionfato nel cinema d’avventura (e di orrore) di tutta la prima parte del novecento, cioè che esista ancora una parte del nostro mondo che non conosciamo, inesplorata e sconosciuta (sia un’isola remota, il centro della Terra o un territorio nel mezzo di un’immensa foresta amazzonica) scoperta da un team di esploratori che, primi in assoluto, ci si spingono. È così l’abisso marittimo che nessuno aveva mai scoperto perché coperto da una coltre che pare un fondale e invece può essere superata per accedere a una zona che, come tutte quelle inesplorate, è un punto in cui può esistere di tutto: creature ignote, scenari mai immaginati e soprattutto avventure selvagge.

Perché alla fine Shark è in tutto e per tutto un film che desidera essere vecchio stampo e ci riesce (gioca un ruolo non da poco in questa prospettiva il suo essere a produzione tanto americana quanto cinese), in cui un’ero...