La mancanza di idee Silent Hill: Revelation 3D la dichiara fin dal titolo, programmaticamente plagiato da mille altri slasher "ispirati a…" fino al padre della categoria cui questo sequel ambisce: Resident Evil.

Se dunque l'obiettivo a lungo termine è diventare un franchise longevo e solido, anche a dispetto di valori produttivi non eccezionali, quello a breve si piega più sul film precedente, da cui è rubata a piene mani tutta l'estetica e la scansione narrativa.

Certo il modello rimane sempre la serie di videogiochi omonimi, ma come già capitava questo è un referente solo narrativo ed estetico, mai di linguaggio. Si usano personaggi, situazioni e ambienti del videogame, mai le soluzioni visive o le idee di racconto.

Eppure il primo Silent Hill, nonostante mille problemi, aveva un'indubbia potenza visiva, e sapeva portare al cinema un'idea di inferno sulla Terra capace di scardinare e squassare, passando per idee not...