Arrivato da noi a pezzettini, con pessime edizioni e distribuzioni in solo Home Video (quando è andata bene) il cinema di Bong Joon-ho non è conosciuto come meriterebbe. Inventivo, molto internazionale come respiro e portatore di un vento asiatico rinfrescante nel genere dell'action movie di fantascienza (non solo ma principalmente), ha cambiato tante cose nella pur florida produzione sudcoreana e ora, per la prima volta, si piega ad una sceneggiatura, uno svolgimento e degli attori internazionali, il che poi vuol dire americani. E il risultato di questa contaminazione è il migliore auspicabile.

Snowpiercer appare come un perfetto ibrido tra le strutture narrative asciutte del cinema americano e le idee audaci di quello coreano, racconta di un futuro distopico in cui a seguito di sconvolgimenti tutta l'umanità è da 17 anni su un treno sempre in corsa, sul quale i poveracci degli ultimi vagoni vogliono fare la rivoluzione contro un regime viol...