Malgrado i nomi coinvolti, il production value dato da regista, Danny Boyle, e sceneggiatore, un certo Aaron Sorkin, il biopic sulla vita di Steve Jobs basato sulla biografia autorizzata del co-fondatore della Apple scritta da Walter Isaacson e pubblicata nel 2011, non ha ottenuto i isultati sperati dalla Universal e dalla Legendary.

Forse parte della colpa è da ricercare nella lunga gestazione di un progetto passato dalle mani di studios e registi differenti e un processo di casting che, senza nulla togliere alla performance di Michael Fassbender, doveva inizialmente vedere Leonardo DiCaprio prima e Christian Bale poi nei panni del geniale e discusso Jobs.

Tendenzialmente, quelli di Bale e, soprattutto, quello di DiCaprio sono nomi capaci di garantire già da soli un certo ritorno economico per la pellicola cui prendono parte.

Costato una trentina di milioni di dollari, il film di Boyle ne ha portati a casa 34,5, meno di quanto ottenuto da quello interpretato da Ashton Kutcher che, olt...