Il solo fatto che Succede possieda un proprio look, uno che non gli viene soltanto dai costumi e dalle grafiche in stile Life is Strange, ma da alcune precise idee di messa in scena, di scenografia, di location e soprattutto di fotografia (ad opera di Valerio Azzali, lo stesso di Questa Storia Qua, Solo, Metti la Nonna in Freezer, sempre di più uno dei migliori direttori della fotografia emergenti), basta ad elevarlo dalla melma dell’anonimato più totale in cui ravanano quasi tutti i film adolescenziali italiani degli ultimi 10 anni. Indistinguibili gli uni dagli altri nella maniera in cui trascurano la componente visiva, hanno abituato il pubblico di riferimento all’idea che il cinema adolescenziale italiano voglia fermamente abbassare il livello del linguaggio cinematografico fino a raggiungere le bassezze delle brutte fiction.

Succede invece è pensato con la voglia di fare un film, pensato per essere un prodotto d’intrattenimento più serio della media, a prescindere da quelli che so...