Non sono mai stato un grande appassionato di Superman. E non tanto perché, a livello razionale, non ho mai potuto accettare che possano bastare un paio di occhiali per non notare la differenza tra un supereroe ed un cronista. Credo che in realtà il problema vero siano i limiti molto stretti per le sue storie. Infatti, proprio perché l’uomo d’acciaio è praticamente invulnerabile, è quasi impossibile porre degli ostacoli efficaci sul suo cammino. A meno di non mettere in gioco la solita kryptonite, l’unico materiale che gli crea dei problemi e lo rende debole. E’ evidente che la formula “cattivone si impossessa della kryptonite e la utilizza contro Superman” è diventata quasi obbligatoria, dando una fortissima sensazione di dejà vu ad ogni nuova storia.

Eppure, i film degli anni settanta-ottanta mi erano piaciuti. Se reputo l’originale di Richard Donner molto carino, il secondo (dove era subentrato...