Che in poche scene iniziali, tra un furto e un funerale, già sia possibile capire che i due protagonisti non sono amanti ma fratelli, dice molto sulla capacità di Blue Kids di parlare al pubblico da subito solo con le immagini. Fratello e sorella, che potrebbero anche essere gemelli per come sono uniti, si stanno vicini e si intendono, rubano in chiesa e di nascosto si provocano le lacrime per farsi vedere commossi al funerale materno che in realtà non li tocca per nulla. Non danno confidenza a nessuno se non all’altro, vivono in un mondo loro con obiettivi loro e intenzioni loro che nessuno pare conoscere. Vogliono i soldi dell’eredità e non ci mettono molto a chiederli al padre, il quale assieme al notaio mette bene in chiaro che non li avranno, nemmeno un centesimo. Andassero a lavorare. Come se questo fosse l’ultimo di una serie di insulti la decisione successiva arriva immediatamente e senza dubbi, di nuovo non verrà detta ma sarà chiara: ucciderlo.

Parte così il viaggio dei due v...