L’anima profonda e inconfessabile di Copia Originale è quella di un film che cerca di promuovere in maniera sofferta un’altra visione di mondo. Lee Israel, la protagonista, è una scrittrice che ha avuto successo una volta e che non si è mai inserita nel tessuto sociale, non vuole farlo, non ama gli altri, odia le persone e per questo (anche per questo) è stata marginalizzata da tutti, licenziata e non è amata da nessuno. Questo Scrooge senza soldi beve e risponde ad insulti, ma per sopravvivere scopre di potersi fingere altri, scrivere lettere di famosi scrittori con il loro stile e venderle ai collezionisti come vere. Questa truffa criminale non è mai davvero percepita come tale, non abbiamo empatia con le vittime, perché per Copia Originale è un modello di reddito anti-establishment, contrario alle buone regole di convivenza e a tutte le falsità della vita borghese. Un sfregio delle convenzioni rispettabili che ha una strana parentela con la vita di un’omosessuale negli anni ‘80.

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