La storia di Ovunque Proteggimi è la più classica per il nostro cinema: due esseri marginali in una lotta ingiusta contro un mondo che non è fatto per loro. Su questo canovaccio fatto di viaggi, spostamenti e fughe come uniche risposte, Bonifacio Angius rispetta tutte le convenzioni del genere, inclusa la scelta di due facce e due corpi vicinissimi alle vicende raccontate. Antonio Angius in particolare è un volto fantastico che parla più delle sue battute, capace di animare nella prima parte l’eccitazione alimentata da cocaina, donne e delusione con una forza concreta mai astratta e sempre molto carnale.

È lui con la sua storia di un uomo marginalizzato da un carattere spinoso, che trattenuto in un manicomio conosce una donna con problemi mentali con la quale trova una strana affinità. E nella loro fuga verso una vita possibile al di fuori dei limiti che gli impone la società (e la legge) incontrano un’altra faccia e un altro corpo fortissimi, quello del figlio per il quale lei è dispo...