The Disciple
30 aprile 2021 su Netflix
A star is born… anzi no. Opposto a forse qualsiasi film hollywoodiano sul successo, sul “diventare qualcuno” (ché i film hollywoodiani, anche quando presentano dei perdenti privi di capacità, questi vengono quasi sempre salvati dal destino) The Disciple di Chaitanya Tamhane è invece la rappresentazione della cruda realtà dello showbusiness. Nello specifico, lo showbusiness in questione è quello musicale, e ancora più nello specifico quello indiano: è un quadro davvero particolare (sia come ordine di grandezza che tematico – chi lo sapeva cosa fosse un rag tradizionale?) che nel suo rappresentare una nicchia infinitesimale della “grande macchina” riesce ad essere universale, a dire schiettamente che spesso si è solamente dei perdenti. E basta.
Il perdente in questione è Sharad, un ragazzo che sogna di diventare un cantante di musica classica indiana. Sharad si prende estremamente sul serio, vota tutta la sua vita al suo sogno, rinunciando a ogni altro possibile desiderio o svago (...
The Disciple di Chaitanya Tamhane nel suo rappresentare una nicchia infinitesimale della “grande macchina” dello showbusiness riesce ad essere universale, a dire schiettamente che spesso si è solamente dei perdenti.
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