THE REPORT, LA RECENSIONE DEL FILM DI SCOTT Z. BURNS

Quando Steven Soderbergh gira film indignati e socialmente responsabili è a Scott Z. Burns che si rivolge (in linea di massima) per una sceneggiatura. Ora Burns lo script lo mette in scena da sé, con il suo primo lungometraggio per il cinema. Non stupisce quindi che in tutto e per tutto copi le soluzioni di messa in scena di Soderbergh e si mimetizzi nel suo cinema, confondendosi nella camera a mano usata a forza nelle scene di dialogo, nella color correction con cui identificare tempi e contesti diversi del racconto mescolando colori caldi e freddi e nell’uso di ampi ambienti ripresi con profondità di campo e dovizia di tetti. Insomma è il mondo di Soderbergh ma diretto da un altro. Già non c’è da eccitarsi.

La storia è quella dell’uomo che ha svelato le malefatte della CIA indagando per anni e anni negli uffici della CIA stessa, fino a perdere parte della sua vita e della sua carriera dietro un compito osteggiato da tutti ma sempr...