Thelma
di Joachim Trier
21 giugno 2018
Ci sono due storie dentro a Thelma, ed è esattamente questo ciò che lo rende un horror d’autore.
Animato da atmosfere rarefatte in maniera non dissimile da come avveniva nel successo crossover Lasciami Entrare (che era ambientato nella Svezia degli anni ‘70 mentre questo si svolge nella Norvegia di oggi), anche questo film di Joachim Trier ci convince di stare guardando una storia come altre fino a che non dimostra il contrario e cala in una realtà molto mondana e quotidiana (e molto scandinava) qualcosa che solitamente abita nel reame del fantastico e dell’eccezionale. Tutto con un fine ben preciso che non coincide con il fine della trama.
Animato da atmosfere rarefatte in maniera non dissimile da come avveniva nel successo crossover Lasciami Entrare (che era ambientato nella Svezia degli anni ‘70 mentre questo si svolge nella Norvegia di oggi), anche questo film di Joachim Trier ci convince di stare guardando una storia come altre fino a che non dimostra il contrario e cala in una realtà molto mondana e quotidiana (e molto scandinava) qualcosa che solitamente abita nel reame del fantastico e dell’eccezionale. Tutto con un fine ben preciso che non coincide con il fine della trama.
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L'orrore è legato ai desideri, ai sentimenti e alle pulsioni più profonde in Thelma e il rimedio è annullarli con la religione
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