Tolo Tolo, la recensione del film di e con Checco Zalone

La dinamica del cinema italiano dei comici non cambia, quella no, ma tutto intorno qualcosa invece è cambiato. Tolo Tolo è in un certo senso (e con molta molta moderazione) una svolta per Checco Zalone, che sulla consueta struttura di provato funzionamento prova ad innestare un film con un ritmo e una regia un filo più sofisticati. Già dall’introduzione e dall’inizio a sorpresa, c’è una regia diversa. Non stiamo parlando di chissà quali sofisticazioni, ma di un’attenzione sicuramente maggiore di prima a come la messa in scena (e in particolar modo il montaggio) possono aiutare le gag, fluidificare il racconto e sorprendere un po’. Sarebbe l’ABC della cura per lo spettatore, ma prima non c’era e ora invece sì.

Tolo Tolo ha proprio altre ambizioni e valori produttivi che per la prima volta si vedono. In buona sostanza è ben confezionato e scritto con cura. E proprio nella scrittura forse sta uno degli indizi più importanti su cosa...