Tomb Raider
di Roar Uthaug
15 marzo 2018
Rivista, corretta e completamente “ridisegnata” con un casting più accorto e vicino alla sensibilità contemporanea riguardo la rappresentazione della donna, la Lara Croft che aveva esordito nel 2013 nei videogiochi ora arriva anche al cinema. E rispetto all’omonimo videogame il medesimo spunto di trama (la regina giapponese Himiko sepolta presso un’isola piena di insidie su cui naufragare e in cui dover sopravvivere per diventare un’avventuriera) diventa una ricerca di un padre che aveva intrapreso quell’avventura anni prima senza tornare e la genesi di un mondo, che al cinema significa un possibile franchise. Alla fine infatti a nascere non sarà solo Lara (come in ogni origin story guadagnerà il suo “costume” classico anche se tali sono i cambiamenti che treccia e doppia pistola appaiono un po’ fuori tono) ma anche una sua possibile nemesi su cui il film insiste moltissimo: la grande corporation del male in stile Spectre.
Tomb Raider (il film) prevede alcuni oggetti tipici...
La nostra recensione di Tomb Raider, il film con Alicia Vikander al cinema da giovedì 15 marzo
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