Il cinema d’orrore satanista è giunto negli ultimi anni a sposare il meglio della filosofia metallara. Lontano dalla bigotta condanna e dalla facile associazione tra musica metal e satanismo, diversi film stanno cominciando a fare un’associazione più complessa tra le due, una in cui satanismo e metal sono legati, per scherzo o meno, ma non da rapporti di causa ed effetto. Deathgasm e ovviamente anche The Devil’s Candy sono ottimi esempi di come raccontare una storia di paura legata al diavolo, usando protagonisti affiliati al metal per affermare la vicinanza dei due mondi non da un punto di vista sostanziale (il metal non è la porta del satanismo) ma da quello visivo ed estetico. La tensione verso un immaginario satanista da parte di uomini e donne dai sentimenti cristallini e limpidi, umani e migliori (come sempre è al cinema) di chi invece è omologato al gusto e all’estetica dominanti è il cuore di tutto.

Qui padre e figlia sono uniti dalla passione per il met...