Se Luca Miniero, dopo Benvenuti al Sud/Nord, continua ad insistere nella rappresentazione di storie che girano intorno al contrasto insito nel nostro paese tra il popolo che abita il meridione e quello che abita il settentrione, il suo ex compagno di regia, Paolo Genovese, continua ad inseguire la sua di gallina dalle uova d'oro, ovvero Immaturi.

Dopo il primo e il secondo film dedicati all'umanità irrisolta, al campionario di persone che non sanno che fare della propria vita nonostante comincino ad avere un'età, ora Tutta colpa di Freud mette in scena uno psicanalista e le sue tre figlie, tutti in cerca di una personale risoluzione che inevitabilmente deve passare per l'amore (che commedia italiana sarebbe?) e che è vittima di nuovo della sostanziale immaturità di tutti, comprimari inclusi.

Una bibliotecaria che insegue amori fatui, una lesbica che, delusa dalle donne, vuole a tutti i costi provare l'amore eterosessuale, una 18enne inna...