È un bel passo in avanti per Paul Feig l’approdo ad una commedia sofisticata, sporcata (e per bene) di genere, con una messa in scena di livello e non la smarmellata e svogliata idea di comicità di Le amiche della sposa, Spy (che almeno era scritto bene) o ancora peggio Ghostbusters. È un passo nella direzione di un cinema per tutti che tuttavia mantenga le caratteristiche più evidenti del suo stile e dei suoi interessi. Perché anche Un Piccolo Favore è una storia di donne nei quali si misurano e si affrontano modelli diversi di femminilità, modi di essere donna che partono dagli stereotipi di gender e cercano di essere di più. Non che sia riuscito in toto, ma almeno la confezione è piacevole.

Con una durata eccessiva davvero (2 ore!) Un Piccolo Favore racconta di una madre di provincia nella cui vita piomba una madre lavoratrice, dal grande gusto, affascinante e poco versata come lei nel mondo delle scuole, dei bambini e della maternità eppure anche lei con un figlio amico del suo. La...