UNA BUGIA BUONA, DI LULU WANG: LA RECENSIONE

Il viaggio dall’America fino alla Cina per stare vicino ad una nonna che sta morendo è il momento in cui Billi si scontra per davvero, e finalmente, con la sua cultura di provenienza. È americana a tutti gli effetti ma nata da una famiglia di immigrati cinesi. Conosce il cinese ma non bene, conosce le usanze cinesi ma non bene, conosce i cinesi ma non bene. È sicuramente più americana, eppure quel mondo con cui è cresciuta e che identifica con la nonna sta crollando mentre il suo presente in America è molto lontano dall’essere ideale. Per la prima volta un viaggio in Cina la destabilizza davvero.

La bugia buona del titolo è quella che tutti dicono alla nonna, lei ha un cancro in fase terminale e tutti le dicono che sta bene perché si usa così. Il contrasto tra il dovere di dire una bugia (come si usa in Cina) e il desiderio profondo di dire la verità ad una persona amata (come si usa in America) è il pretesto per mostrare un animo dibattuto...