Forse stavolta da biasimare non è tanto Mathias Malzieu, cantante, scrittore, musicista e a quanto pare anche regista francese, che con Una sirena a Parigi ha trasposto il suo romanzo omonimo, né la produzione che ha pensato di monetizzare facilmente l’idea (tutta sulla carta e nella sua immagine, di certo non nel film) di un genio polimorfo massimizzando gli incassi e minimizzando la spesa. Forse stavolta da biasimare è il pubblico che sceglie di vedere questo film nonostante tutti gli indizi di inconsistenza. Cosa ci si può aspettare già dal trailer, dal cartellone e da quell’inizio che promette il peggio possibile? Cosa può promettere la sinossi?

Una sirena a Parigi è la copia della copia della copia della copia di Jean-Pierre Jeunet. Ricicla non le sue idee ma attinge ai suoi epigoni che già le hanno annacquate. È da lì che viene il piccolo mondo condominiale, le figure ordinariamente tristi e sole (ma sempre tenere eh!) che guardano gli altri dietro lo spioncino e battibeccano con...