La trama della saga di Underworld sarebbe difficile da seguire se fosse una serie tv da un episodio a settimana, come franchise cinematografico arrivato al quinto film in 14 anni è impossibile, anche con tutti gli aiuti e i riassunti all’inizio di ogni nuovo capitolo.

Nato come un universo fantasy/metallaro, in cui lupi mannari e vampiri si combattono da millenni, evoluto in qualcosa di più complesso come una lotta tra diversi casati in un futuro in cui sia i primi che i secondi sanno di essere non creature naturali ma frutto di mutazioni genetiche a partire da un virus, ora tutto sembra centrato sul sangue, come dice il didascalico titolo. Il sangue dei casati, degli anziani e dei rapporti madre figlio, il sangue dei vampiri che non è solo fonte di vita ma in questa saga anche portatore di memorie e infine il sangue come oggetto del contendere. Tutti vogliono il sangue di qualcuno per i propri esperimenti. E alla fine, anche stavolta, il racconto non si esaurisce con questo film.

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