E’ troppo presto? Era questo l’interrogativo che si sono posti i mezzi di informazione e gli spettatori americani di fronte a questa pellicola, la prima ad affrontare direttamente i drammatici fatti dell’11 settembre. La questione, in realtà, non ha francamente ragione d’essere, almeno per come è posta. Ha ragione Paul Greengrass a ricordare che, da quella data che ha cambiato il mondo, non è passato giorno senza che i media non parlassero degli attentati terroristici, con servizi, documentari e inchieste che ricostruivano quei fatti. Insomma, non si capisce perché il cinema non possa fare lo stesso, a meno di non voler conferire alla settima arte uno status speciale (che magari ha, ma che non dovrebbe portare certo a ’discriminazioni’ di nessun tipo).
Ci si chiede poi se il discorso non sia esclusivamente americano. Quando è stato annunciato che verrà tratto un film dalla strage di Beslam, in cui dei terroris...