Esiste un manualino della commedia italiana dei nostri anni, un set di regole, luoghi comuni, tempi e passaggi a cui ottemperare per passare dall’inizio alla fine della storia, è quello che seguono quasi tutte le nostre commedie con una stucchevole prevedibilità e che quindi colleghiamo al peggio, perché raramente è eseguito bene e quindi funziona. Ma una struttura è solo uno scheletro e Uno Di Famiglia lo dimostra: è esattamente la tipica commedia italiana, solo scritta molto bene. Come le vere commedie non è un film comico, non carica troppo le interpretazioni (pur avendo un gigante come Lucia Ocone) né cerca la risata di continuo. Vuole far sorridere con un po’ d’arguzia ma soprattutto raccontare qualcosa che funzionerebbe anche senza l’umorismo, e a cui l’umorismo dà una dimensione in più. In un mondo (del cinema) perfetto sarebbe un film medio, da noi è decisamente sopra le media.

A sceneggiare ci sono il regista Alessio Maria Federici (come già per altri film che aveva diretto) e...