Chi conosce già Alessandro Bergonzoni, il suo stile, la sua comicità e la maniera inconfondibile in cui mescola parole e senso, sa bene due cose: è divertente ed è denso.
Urge è uno spettacolo teatrale che ora arriva nelle sale cinematografiche. Non è un adattamento per il cinema ma la ripresa dello spettacolo e in questo sta un problema molto grosso: ha i contenuti di Bergonzoni senza la presenza di Bergonzoni.

Passato attraverso radio, televisione, libri e ovviamente teatro, lo stile grammaticalmente delirante di questo autore è tanto coinvolgente e universale quanto faticoso. Ogni mezzo sembra poter digerire una sua quantità di Bergonzoni, in maniera direttamente proporzionale a quanto la parola è lasciata a se stessa. Il continuo lavoro su più piani di senso, il continuo gioco di parole, lettere, fonemi o anche solo sillabe può essere sfiancante senza un aiuto visivo. 20 minuti di Bergonzoni sono un tour de force, un’ora e mezza può uccidere.

Al lunghissimo monologo tra sogni, prog...