Ha mobilitato tutte le sue risorse Luc Besson (più un cast pieno di cammei per attirare ogni tipo di pubblico da Herbie Hancock a Rihanna fino al sempreverde Rutger Hauer) per realizzare il progetto di una vita: l’adattamento di Valerian e Laureline. Ha preso spunto dal racconto più suggestivo della serie a fumetti, quello per l’appunto della città dai mille pianeti, ma l’ha piegato, ripiegato, cambiato e contaminato di elementi da altre storie della serie per renderlo un film bessoniano. Là dove c’era solo Laureline alla ricerca di Valerian, Besson ha inserito una storia di coppia, là dove il fumetto era una esplorazione dal passo compassato della grande città fatta di diversi mondi, ha realizzato una corsa a perdifiato che sembra perdersi tra i mille pianeti con una trama politico-ambientalista di mezzo, là dove c’era un’eroina rossa, qui ce n’è una bionda. Il risultato è necessariamente molto diverso dal fumetto, appassionante a tratti, con qualche trovata fortissima ma contornato d...