La Vedova Winchester
di Michael Spierig, Peter Spierig
22 febbraio 2018
Solitamente a subire le ire degli spiriti in magioni maledette sono persone a caso, magari hanno la sfortuna di un avo che ha fatto qualcosa di sbagliato ma sono comunque persone ordinarie capitate nel posto sbagliato. La Vedova Winchester fin dal nome non è una persona a caso, è un catalizzatore di anime in pena che non finisce nel posto sbagliato ma lo costruisce appositamente come grande archivio/teca delle anime in pena. La casa stavolta è più del pretesto, è una costruzione sbagliata, piena di stanze in posizioni imprevedibili, dedali, corridoi e ambienti sbarrati con i chiodi, la cui costruzione non si ferma mai, come un cancro che continua scompostamente a crescere.
C’è un fascino horror fantastico in questi lavori di costruzione continui, operai pagati per battere e costruire giorno e notte, senza sosta mai, in una specie di maledizione infernale che costringe la casa ad ampliarsi e ampliare anche la sua maledizione. E non meraviglia che venga dai fratelli Spierig capaci con
Perfetto nella dimensione horror e molto furbo nel cercare di presentarsi come un contenuto politico, La Vedova Winchester riesce comunque a soddisfare
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