I francesi hanno una splendida industria cinematografica capace di regalarci ogni anno sia divertenti commedie che bei drammi – forse non tutto originalissimi per trama, ma comunque sempre con qualche dettaglio o intuizione particolare.

C’è però un argomento su cui stanno cominciando a ripetersi un po’ troppo ed è il periodo del ‘68 visto dalla prospettiva dei giovani parigini che parteciparono ai moti e all’idea di un cambiamento radicale poi mai avvenuto. 

Dal Milou en mai di Louis Malle a Gli amanti regolari di Philippe Garrel, dal The Dreamers di Bertolucci (che si può considerare quasi un regista francese) all’Adieu De Gaulle, adieu di Laurent Herbiet del 2008, i film sono tanti e spesso abbastanza simili nelle conclusioni: fu un periodo importante più per le singole persone che lo vissero che per la storia vera e propria.

A questo ormai lungo filone va ora ad aggiungersi Oliver Assayas che con Apres Mai ...