Non sono nè l'intento di descrivere pornograficamente la rapida discesa nella povertà di un uomo qualsiasi da 1200€ al mese e una famiglia con due figli, nè la volontà di farlo ricalcando la piantina di Umberto D. nel contrasto tra cedimento alle necessità e mantenimento di una dignità umana, a rendere Gli equilibristi un film sostanzialmente disonesto e ruffiano, quanto il fatto di averlo fatto per portare acqua ad una tesi e non illustrare una situazione per rifletterci sopra.

In Gli equilibristi è messo in scena un mondo, quello italiano attuale, in cui la dignità che pare conquistata può essere messa a repentaglio in ogni momento dal minimo scombussolamento economico. Nel caso specifico un divorzio e l'esigenza di mantenere se stessi e un'altra famiglia.

Per fare tutto ciò senza pietismi il protagonista rivede sempre di più i propri standard di vita e accetta compromessi che in poco lo tr...