Parigi. Lui l’abbraccia, lei corre, lui la guarda, lei fa una piroetta, lui la guarda, lei si butta in un cespuglio, lui la guarda, lei corre un’altra volta, lui la guarda, lei gli bacia i piedi, tende, finestre, vestaglie al vento, la voce di lei che accompagna ogni scena con sussurri di  “quanto ti ho amato, quanto ti ho desiderato”, mentre un gatto suona il violino sul tetto di una casa sgarrupata parigina e da un momento all’altro ci si aspetta che appaia una boccetta di Chanel n.5 che ci inviti tutti a profumarci di più quando andiamo al cinema, che se uno puzza poi è peggio per tutti.

Lui e lei si amano, si sono amati. Lei ha una bambina ma il padre non è lui. Non è un problema: “Par...