Lake ha diciott'anni e una fidanzata un po' stralunata, Desirée. Ha da poco preso servizio in una clinica per anziani grazie all'intercessione di sua madre Marie, quarantenne immatura e dalla morale decisamente disinvolta. Sul posto di lavoro, Lake conosce Melvin, ex attore teatrale meticcio e, nel giro di qualche tempo, si ritrova perdutamente innamorato. Nulla di strano, se non fosse che Melvin ha ormai superato l'ottantina.  

Questa la trama dell'ultimo lavoro di Bruce LaBruce, già controverso autore di Otto e soprattutto di L.A. Zombie, presentato a Locarno e fonte di polemiche per l'alto tasso di scene di sesso esplicito mixate allo splatter. Con queste premesse e una storia come quella di Lake e Melvin, ci si sarebbe potuti erroneamente aspettare un'ennesima disturbante provocazione del regista canadese.

 E invece no. Le atmosfere di Gerontophilia si distaccano completamente da quelle cupe, morbose e cruente del precedente percorso d...