Un uomo arriva in una fattoria di campagna, un ambiente a lui sconosciuto in cui è solo in casa altrui, è arrivato per motivi sentimentali e si troverà preda di una violenza quasi da bullo, costretto a rimanere lì senza potersene più andare.
Fosse stato un film americano la storia del magro Tom, che pare un ragazzo emo del liceo, costretto da cazzotti dal corpulento Francis, che pare un quaterback del liceo, a rimanere con lui nella fattoria a consolare sua madre, sarebbe lo scontro tra la forza e l'intelligenza, un confronto a due che finirebbe in un grande showdown in cui la seconda batte la prima all'ultimo momento. Fosse stato un film francese invece la prigionia sarebbe stata la svolta umana di una vita.
Invece è un film francocanadese di Xavier Dolan che unisce queste due anime.
Dolan è bravo, questo è evidente da subito, perchè adatta una piece teatrale andando a scavare i meandri psicologici del suo...
Il nuovo film di Xavier Dolan ne conferma il talento e la capacità di battere percorsi personali senza però rinunciare ad una comprensibilità universale...
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