Tutta la storia del cinema di fantascienza è fatta di diversi tipi di contatti, maligni o benevoli, culturali o bellicosi. Arrival gioca su questo, sa che noi sappiamo e invece che raccontare la grande storia di cosa successe all’arrivo degli alieni, racconta qualcosa di molto più piccolo e breve: come il pianeta Terra ha preso il primo contatto con loro. Arrival non è un film d’avventura e non è un film di esplorazione ma la sua forza è che da un momento all’altro può diventare entrambe le cose. L’incredibile attrattiva di questo film è proprio il fatto che per quasi tutta la sua durata esiste una tensione pesante, tangibile e violenta verso la scoperta di cosa ci sia nella testa dell’altro. Sono qui per attaccarci o sono qui per parlarci? Sono gli alieni di Independence Day o sono quelli di Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo? Lo temono i militari e lo temono i d...
Venezia 73: Arrival, la recensione
Arrival
di Denis Villeneuve
19 gennaio 2017
La settima arte non ha mai avuto dubbi: gli alieni ci sono e vogliono entrare in contatto con noi.
La grande avventura che è comprendere gli altri, Arrival racconta la paura che si cela di fronte al contatto con il diverso in un film esaltante
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