C’è al centro di tutto questo inconsueto film di Hirokazu Kore-eda un investigatore riluttante, un avvocato incaricato di difendere un omicida confesso che tuttavia si dimostra sempre più inaffidabile nel raccontare la propria storia. L’avvocato professa una certa durezza, un disinteresse per la realtà e un interesse tutto concentrato sull’esigenza di creare una ricostruzione che sia la più conveniente per il proprio cliente, tuttavia sarà trascinato nella ricerca della verità, di cosa sia realmente successo, da una storia che pare ribaltare la struttura solita dei thriller processuali. Una cioè che sembra mettere l’imputato, tramite le sue azioni, nella posizione di giudicare gli altri.
Su questo spunto geniale e sfruttando come sempre lo scorrere del tempo e il passare delle stagioni, Kore-eda costruisce una storia impossibile davanti agli occhi degli spettatori in cui ogni fonte d’informazione è inaffidabile. Inaffidabile l’imputato, che nasconde ...
Lontano dai suoi lidi convenzionali (fino ad un certo punto), con The Third Murder Hirokazu Kore-eda non trova la precisione degli altri film
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