Come già avvenuto col precedente Il Viaggio, presentato due anni fa a Venezia, anche con Driven il regista nordirlandese Nick Hamm e il conterraneo sceneggiatore Colin Bateman prendono spunto da una vicenda reale per ridipingere sostanzialmente da zero il ritratto di un’intensa amicizia virile e, con essa, mostrare uno spaccato sociale e politico di un preciso momento storico.

Abbandonata la natia Irlanda, Hamm e Bateman si spostano negli Stati Uniti di Ronald Reagan e raccontano, in salsa di commedia, la storia del legame tra John DeLorean (Lee Pace), fondatore dell’omonima casa automobilistica, e l’informatore dell’FBI James “Jim” Hoffman (Jason Sudeikis), vicino di casa dell’imprenditore nonché causa della sua rovina.

Asse portante di Driven è la menzogna: se Jim viene da subito connotato come un bugiardo seriale, abituato a mentire alla famiglia per portare avanti i propri loschi traffici di droga nell’America reaganiana, le falsità d...