Solo in un poliziesco francese un criminale colpevole e un poliziotto non corrotto possono litigare fino a menarsi perché il primo accusa il secondo di non aiutarlo abbastanza (e il secondo si sente effettivamente in colpa). Solo in un polar le relazioni, la potenza dei retaggi, dei legami e del desiderio di non dimenticare il proprio passato può essere così forte da superare le distinzioni di legge e fuorilegge, cioè la scelta di campo di chi ha mollato tutto per entrare nella polizia. E Frères Ennemis lo racconta con la qualità che attribuiamo al cinema che non inventa niente ma esegue alla perfezione, trionfando nel rispetto di tutte le regole e nella gioia di usarle per ingigantire piccoli aspetti dell’animo umano.

Tre amici sono divisi dalla legge. Uno è stato fatto fuori per un affare di droga, l’altro era con lui, è sopravvissuto ed è cercato sia da polizia che dai criminali che non sono riusciti a farlo fuori la prima volta, il terzo è un poliziotto che non a caso indaga questa...