L’ultimo film mai realizzato da Orson Welles è ora stato finito da Peter Bogdanovich che vi aveva anche partecipato come attore. L’Altra Faccia del Vento, ora, è in tutto e per tutto un film wellesiano, forse anche troppo. Contiene così tanti luoghi comuni della carriera del regista da dare l’impressione che chi ne ha completato il montaggio l’abbia fatto all’insegna dello stile Welles, proprio per farlo somigliare ai film di Welles.

Già dalla trama è evidente che ci troviamo nei suoi territori. C’è una figura austera, potente, famosa e gigante, un regista (interpretato dal vero regista John Huston) che sta montando un film chiamato per l’appunto L’Altra Faccia del Vento mentre intorno a lui diverse persone si agitano, cercano di capirlo, lo criticano e parlano di lui. C’è insomma una persona eccezionale ricostruita da altri, compresa a partire dalla percezione che dà di sé, come Charles Foster Kane o mr. Arkadin e tante altre figure wellesiane. E c’è ovviamente il cinema.

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