Mariano Cohn e Gaston Duprat, la coppia dietro a Il Cittadino Illustre (e ancora prima al bellissimo El Artista), sono tornati anche se separati, ora uno dirige e l’altro produce, con un film al tempo stesso più facile e più difficile del precedente. Più facile perché l’argomento è più abusato (il rapporto tra un gallerista e un artista raccontato con molta sfiducia verso l’arte moderna) ma anche più difficile perché le ironie sull’arte e il suo mercato sono all’ordine del giorno, spesso populiste, di certo anti-elitariste. Invece loro due, che già col precedente film avevano dimostrato di avere un fantastico approccio al racconto della produzione artistica, trovano sempre il tono giusto e il distacco perfetto.

La dialettica tra chi dell’arte fa commercio e chi invece la crea e cerca un’integrità è un castello demolito con calma. Il pittore Renzo Nervi è in declino, ha avuto un grande periodo ma ora vale poco, per questo l’amico gallerista gli procura un incarico importante che lui ha ...