Rigoroso nella messinscena ed estremamente sottile nella trattazione dei prodromi della tragedia cui fa riferimento, l’affresco storico di Mike Leigh dedicato al massacro di Peterloo – in corsa per il Leone d’Oro al Festival di Venezia – pullula di personaggi, proprio come l’ampio piazzale di Manchester palco del sanguinoso epilogo; contrariamente a quanto potremmo pensare, non è però nell’ultima mezz’ora – questo lo spazio dedicato alla manifestazione del 16 agosto 1819 – che si concentra tutto il quantitativo d’angoscia di quest’opera monumentale a partire dalla durata.

Più che a ricostruire gli atti di violenza da parte della Guardia Nazionale nei confronti dei manifestanti radunatisi a St. Peter’s Field per richiedere una riforma elettorale, il film di Leigh mira a illustrarne le cause sociali, risalendo all’indietro fino alla battaglia di Waterloo – alla base del gioco di parole coniato dai giornal...