Nostalgia è chiedersi se possiamo ancora essere quelli di una volta.

La nostalgia al cinema invece si interroga se possa ancora esistere il cinema di una volta.

La La Land, più sottilmente, si domanda se ci sia spazio nel cinema come lo facciamo oggi per le sensazioni che scatenavano i film di ieri. Damian Chazelle non è certo l’unico in questi anni a porsi simili quesiti, però è il solo a chiedersi se sia possibile recuperare quell’incredibile ingenuità, quella complessità così ben mascherata da semplicità della Hollywood degli anni ‘40 e ‘50. Possiamo ancora vivere la settima arte come “macchina dei sogni” (l’espressione meno contemporanea in assoluto)? Possiamo ancora fare un cinema caramelloso, colorato, idealistico e solare con un linguaggio moderno, con riferimenti moderni e problemi moderni?
Due anni fa a Venezia Peter Bogdanovich portò Tutto Può Accadere a Broadway, un film che era un viaggio nel tempo, sembrava fatto ieri e stonava con i costumi moderni. Chazelle