Da quando il cinema ha spostato la sua esigenza di raccontare l’olocausto dagli anni della tragedia a quelli successivi, in cui il nazismo era stato sconfitto ma i nazisti erano ancora in mezzo a noi, siamo passati al legal thriller da storie vere e soprattutto sembra che finalmente si sia tornati a fare buoni film, ad instaurare cioè un rapporto virtuoso con la vera storia. La Verità Negata nello specifico è un gioiello di scrittura ma soprattutto di recitazione, partorito con insospettabile quiete da Mick Jackson, già regista di Guardia del Corpo poi dedito alla televisione.

È la storia del processo al negazionista David Irving avvenuto nel 1996, una delle tappe più importanti nella lotta al negazionismo dell’olocausto. Tra le pieghe della battaglia legale questo film scritto da David Hare cerca un quieto elogio della temperanza, del lavoro ben fatto e dell’etica inglese contrapposta all’irruenza americana. Paradossalmente lo stesso Irving, che dal film di certo non esce bene, è ammi...