Vi Presento Toni Erdmann
di Maren Ade
2 marzo 2017
Nonostante all’estero ne abbiano decantato l’umorismo, l’elemento di Vi Presento Toni Erdmann che può colpire di più il pubblico italiano non è proprio la verve dello humor tedesco. Questa storia di un padre eccessivamente burlone, eterno bambinone che, nel volersi avvicinare ad una figlia molto seriosa e in carriera presso un’austera società di consulenza, si cala nei panni di un personaggio da lui inventato con parrucca e denti finti, creando un certo scompiglio nei party e nella vita lavorativa di lei (senza contare l’imbarazzo malcelato dalle rigide regole formali), è in realtà un modo per mettere in scena come uno sguardo esterno cambi la percezione di noi stessi. Come la sola presenza di un alieno nella stanza modifichi tutto.
Non c’è davvero molto del tanto sbandierato rapporto padre-figlia nel film, come non c’è davvero molto su di lui, il professore di musica Winfried Conradi in arte Toni Erdmann, non sappiamo quasi nulla di questo assurdo genitore. Quello su cui il film di
Una figlia in carriera e un padre scapestrato, Toni Erdmann vorrebbe essere la riscoperta dell'umanità nel mondo moderno ma la sua vera virtù sta altrove
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