Questo non è un film: è una tempesta ormonale per omaccioni. Una raffica di testosterone ed emozione che può dare alla testa al cosiddetto sesso forte.

Due fratelli, un padre ex alcolizzato, sensi di colpa, botte da orbi, lacrime e calci. Signore e signore attenzione: potreste uscire con il vostro accompagnatore singhiozzante. Warrior è per noi maschietti come una “commedia di Sandra Bullock” per l'altra metà del cielo? Probabile. Si sa che gli uomini spesso si commuovono con i film sportivi. Chi scrive è uno di essi. Basta un canestro, una meta, un home run montati con la musica giusta e, anche senza capire le regole, regolarmente ci asciughiamo gli occhi lucidi. Ma qui si esagera: Warrior è sia un film sportivo, sia un dramma familiare su tre maschiacci in conflitto tra loro.

Prima parte mentale e verbale, seconda parte fisica ed emotiva. Sottigliezze e mazzate. In principio osserviamo le vicende dei tre ragazzi Conlon...