A volte può accadere di andare al cinema, trovarsi di fronte a un determinato film per cui ci si aspettava una data atmosfera, una serie di sfumature previste o prevedibili e di veder poi crollare con prepotenza il castello di preconcetti che era stato anticipatamente edificato.

Non succede spessissimo, ma quando avviene è sempre una festa da gustare dall’inizio alla fine.

Personalmente è proprio quello che è accaduto al sottoscritto con Zootropolis, Zootopia in originale, il 55° classico Disney diretto da Byron Howard e Rich Moore.

Già perché malgrado i materiali ufficiali diffusi dalla Casa di Topolino – clip, trailer, featurette e via discorrendo – avessero già contribuito a plasmare un certo interesse, nonostante la chiacchierata fatta con Francesco Alò avvenuta dopo l’incontro dello scorso ottobre con il produttore del lungometraggio (“Vedrai Bede, questo film sarà una bomba!”), mai e poi mai avrei pensato di trovarmi di fronte a un vero e propr...