Atto di forza è la punta massima di budget e riconoscibilità della carriera americana di Paul Verhoeven. Ma lui in America ci era arrivato per necessità e non per voglia. Era sempre più difficile per lui fare film in Olanda. In patria invece faticava, i suoi film erano sempre più duri e il gradimento era sempre più basso mentre crescevano le accuse di affronto alla morale. Era partito con storie romantiche come Fiore di carne e teen movie come Spetters (praticamente La febbre del sabato sera nel mondo del motocross), era arrivato ad una produzione come L’amore e il sangue in cui incrociava medioevo, sesso e morte in modi così influenti da diventare poi una delle fonti d’ispirazione per Berserk, il manga. In America poteva esserci più fortuna per questo stile. Del resto un po’ di successo quel film medievale l’aveva avuto e il suo attore feticcio (Rutger Hauer) era diventato già qualcuno oltreoceano.
Un film d'azione americano pensato per prendere in giro l'inconsistenza del cinema d'azione americano, Atto di forza critica le fantasie violente del paese
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