Back in Jack

Proviamo a leggerla così: Jack Sparrow è tornato ad essere quella “spalla” amabile, stralunata e dannatamente divertente del primo e insuperabile La Maledizione Della Prima Luna (2003) di Verbinski. Quello che è successo dopo quel film lo sappiamo: Johnny Depp inventa con Verbinski un personaggio epocale, fondendo i tic da rockstar di Keith Richards dei Rolling Stones con il corpo slapstick, e famigerato, del Pepè La Puzzola dei Looney Tunes. Il rischio ha pagato in termini di milioni di dollari, critica in visibilio (per un film tratto da un’attrazione di un parco giochi, mai dimenticarlo) e ragazzini di tutti il mondo innamorati di Jack. Quell’ombretto, quell’andatura, quell’identità stoner e quella sessualità ambigua creati da Depp e Verbinski hanno fatto breccia nel cuore dei più piccoli e hanno intrigato le menti dei più grandi. Bandana rossa, trucco agli occhi, orecchini zingareschi, denti d’oro, camminata e parlata da sballato A ...