L’ego 1

Quello di un bambino (Finn) contro quello di un bambinone (suo padre). Il primo pensa, giustamente, che quell’Universo Lego sia il suo terreno da gioco perfetto. Il secondo ritiene che quel modellino gigantesco di città sia, erroneamente, ancora il suo ed ecco allora che lo scontro tra figlio e padre, e tra i loro avatar Lego Emmet e Lord Business, sarà il cuore di tutto quel capolavoro di film che fu il primo Lego Movie di Phil Lord e Christopher Miller. Il fuori campo che improvvisamente diventava campo sostituendosi al cinema d’animazione al computer finto passo uno (la stop motion era creata digitalmente) per portarci dentro un live-action volutamente senza profondità di campo per trasformare la metafora in semplicissima realtà ovvero che dietro la cinefila e tremendamente ammiccante avventura con Gandalf, Superman e Wonder Woman si celava una famiglia qualsiasi, in una cantina qualsiasi. Più prossima al dramma che non al sorriso.

L’ego 2

La sala hob...